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"Penso, in fondo, di dover comunque ringraziare. Anche per i pugnali di ghiaccio sulla schiena. Per i pugni inattesi al cuore per cui ingoiai le parole: quelle parole che eppure gridavano tutte - mute - dentro al pozzo dei miei occhi, dove chi s'accosta rischia di affogare. Ringraziare anche per le cose più brutte. Forse soprattutto per quelle. Le ho vissute due, tre, mille volte. Dapprincipio sulla pelle e poi dentro, in fondo, dove pochi riescono ad arrivare. È lì che ho visto tutto. E quando tutto si spiega e fa male, i poeti aprono le ali. E scrivono". (Alessandra Nateri Sangiovanni)